Extra

Capitolo extra di "Ricomincio da te"
Luce e Diego stanno per partire e ancora una volta Luce dimostra la sua forza e il suo amore per Andrea...

***

Finisco di infilare gli ultimi vestiti nel borsone, faccio scorrere la zip e lo chiudo.
Sono pronta.
Tra poco parto per accompagnare Diego nel suo piccolo tour europeo per far conoscere la sua musica. E tra le varie tappe, andremo anche a Londra da mio fratello, Claire e la piccola Sophie, nata solo dieci giorni fa. Non vedo l'ora di prendere la mia nipotina tra le braccia e perdermi nei suoi occhi color nocciola, così pieni di vita e speranza.
Il viaggio sarà lungo e la sola idea mi fa stringere lo stomaco. Ma non permetterò ai miei attacchi di panico di prendere il sopravvento e poi non sarò sola, Diego sarà sempre al mio fianco.
Traggo un profondo respiro e mi volto verso la mia parete piena di foto e ricordi.

«Il mondo è troppo vasto per stare fermi in un posto solo, giusto?» dico rivolta ad Andrea.
Faccio scorrere lo sguardo tra i vari scatti, ma il mio sorriso si allarga quando noto la foto di noi due da bambini con Andrea che tiene in mano una lucertola. E quasi inconsciamente, la mia mente mi riporta esattamente a quel giorno, a quando avevamo appena otto anni.

Sono accovacciata dietro il muretto di pietra nel cortile di casa mia. Mi stringo forte le ginocchia al petto mentre sento le pietroline scricchiolarmi sotto le scarpe da ginnastica. 
Andrea sta finendo di contare e io trattengo il fiato per evitare di fare anche il minimo rumore. Ma tanto è inutile. Entro pochi minuti Andrea mi scoverà, perché io mi nascondo sempre qui. E lo faccio perché così può trovarmi. E lui mi trova sempre.
«...Novantotto, novantanove, cento! Luceeee, sto arrivando!» mi avverte Andrea, urlando con tutto il fiato che ha in gola.
Mi faccio piccola piccola contro la parete, ma all'improvviso sento qualcosa strusciarmi contro la mano sinistra. Una lucertola mi si è arrampicata addosso e mi morde ancor prima di darmi il tempo di scacciarla. «Ahia!» urlo, già con le lacrime agli occhi. Mi alzo di scatto ed esco fuori dal mio nascondiglio mentre mi osservo il dito indice tutto rosso e pulsante.
«Ehi, non ti avevo ancora trovata!» mi rimprovera Andrea mentre si avvicina a me e un ricciolo biondo gli ricade sulla fronte. «Una lucertola mi ha morso.» piagnucolo. Andrea mi prende la mano ed esamina il mio dito con cura. «Non è grave.» sentenzia posandoci un bacino sopra. E in quell'istante la lucertola sbuca da dietro il muretto e passa accanto ai piedi di Andrea, che con un gesto rapido la afferra e me la mostra soddisfatto. «Guarda Lu, è carina. Non è cattiva.» Sgrano gli occhi mentre lui la tiene tra le mani come se niente fosse. Mi allontano di un passo disgustata e noto che la piccola bestiolina si agita nella stretta di Andrea.
«Ehi, voi due. Guardate qui.» ci ordina Maria dal portico di casa sua con una fotocamera in mano.
Ci mettiamo in posa con Andrea che mostra fiero la sua nuova amichetta all'obiettivo, mentre io sorrido e rivelo i miei dentini mancanti.
Una volta scattata la foto, Andrea lascia libera la lucertola che scappa veloce e si rifugia dietro un cespuglio. Mi volto verso il mio migliore amico e mi accorgo che mi sta fissando. «Che c'è?» chiedo. Lui mette il broncio e inclina la testa di lato. «Non voglio che cambi nascondiglio solo perché una lucertola ti ha morso. Altrimenti farò fatica a trovarti.»
«Non lo cambierò.» dichiaro seria. Sorride rassicurato e poco dopo mi dà un piccolo spintone. «Bene. Allora torna a nasconderti, così io farò finta di non saper dove sei.» Annuisco, e non appena lui si volta per andare a contare, io mi infilo di nuovo dietro il muretto, pronta per essere trovata.

Non riesco a smettere di sorridere e di aggrapparmi a quel ricordo felice, mentre torno al presente.
Due mani mi stringono la vita da dietro e io mi appoggio con un sospiro al petto di Diego.
«Pronta a partire?» mi domanda posandomi un bacio tra i capelli. «Sì.»
«Bene. Anch'io.» Si stacca da me e prende il mio borsone e il trolley da sopra il letto. Si avvia verso le scale, borbottando sul peso delle mie valigie. Sorrido ancora di più, ma prima di raggiungere Diego e iniziare con lui una nuova avventura, mi avvicino alla parete e stacco la foto di me e Andrea. La infilo con cura dentro l'agenda che ho in borsa ed esco dalla stanza.
Ecco, ora sì che sono davvero pronta.

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