sabato 3 giugno 2017

RECENSIONE: Un imprevisto chiamato amore di Anna Premoli

Buon pomeriggio, cuori librosi. 😊
Qualche giorno fa ho terminato l’ultimo libro di Anna Premoli, “Un imprevisto chiamato amore”, targato Newton Compton.
Una lettura leggera e divertente, in linea con lo stile a cui ormai l’autrice ci ha abituati, ma anche innovativa e diversa dai suoi precedenti romanzi.



TRAMA: Jordan ha collezionato una serie di esperienze disastrose con gli uomini. Consapevole di avere una sola caratteristica positiva dalla sua parte, ovvero una bellezza appariscente e indiscutibile, è arrivata a New York intenzionata a darsi da fare per realizzare il suo geniale piano. Il primo vero progetto della sua vita, finora disorganizzata: sposare un medico di successo. Jordan ha studiato la questione in tutte le sue possibili sfaccettature e, preoccupata per le spese da sostenere per la madre malata, si è convinta di poter essere la perfetta terza moglie di un primario benestante piuttosto avanti con gli anni. Ma nel suo piano perfetto non era previsto di svenire, il primo giorno di lavoro nella caffetteria di fronte all’ospedale, ai piedi del dottor Rory Pittman. Ancora specializzando, per niente ricco, molto esigente e tutt’altro che adatto per raggiungere il suo obiettivo... 

Quella di Jordan e Rory è una storia diversa dalle altre, in primis perché la protagonista non è una donna in carriera, ma una cameriera con il peso di una mamma malata sulle spalle, poi perché il romanzo è raccontato da entrambi i punti di vista, e quelli di Rory danno quel qualcosa in più a tutta la vicenda.
Se poi si aggiunge il solito umorismo tipico dell’autrice e gli ottimi spunti di riflessione che emergono a fine lettura, direi che la Premoli ha fatto centro per l’ennesima volta!
Per tutto il libro Rory e Jordan non fanno che avvicinarsi e allontanarsi. Attratti l’uno dall’altra, cercano in tutti i modi di rimanere di far finta di niente e provare ad essere solo amici.
Perché? Be’, ideali e convinzioni totalmente opposte li portano a credere di non essere fatti per stare assieme.

“Sono sempre i più insospettabili a cadere per primi sull’altare dell’amore.”

Due ragazzi bellissimi e intelligenti, seppur in maniera diversa. Rory è un dottore a fine specializzazione, una sorta di “dottor Stranamore” alla Grey's Anatomy che fa girare la testa a tutte le donne, un po’ cinico e testardo.
Jordan è una bionda mozzafiato, ben consapevole di esserlo e capace di sfruttare la cosa a suo vantaggio. Sembrerà una di quelle scalatrici sociali, alla ricerca solo della ricchezza, ma la realtà è ben diversa: è insicura, si ritiene un guscio vuoto ma bello, ed ha disperatamente bisogno di trovare un uomo ricco per poter pagare le cure a sua madre, malata di Alzheimer.
Ed è proprio qui che si apre lo spazio per le riflessioni. Qui in Italia, bene o male, che tu sia ricchissimo o un semplice operaio, le cure ti vengono garantite. Ma in America? Cosa succede se non puoi permetterti un’assicurazione sanitaria o se essa copre solo in parte le cure necessarie?
Cosa si è disposti a fare pur di garantire le cure migliori alle persone che amiamo?
Jordan è una ragazza tosta e che nel corso della storia passerà dal farsi odiare al farsi adorare. Rory, invece, lo adori e basta, perché è semplicemente magnifico!
L’unica pecca? Il nome del bel dottore che io, grande fan di “Una mamma per amica”, non riesco proprio ad accettare al maschile!

VOTO

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