martedì 19 settembre 2017

Intervista a... DEBORAH FASOLA!


DEBORAH FASOLA!

Ciao, Deborah! Grazie per essere qui con noi, oggi.

Qualche domandina rapida rapida per conoscerti un pochino meglio, poi ci penseranno i nostri “cuori librosi” a metterti sotto torchio! ;)

1. Chi è Deborah dietro la sua penna?
Dietro la penna sono sempre la Deborah con la penna in mano. E so che fa sorridere, ma è così, solo che in più, oltre la mia penna, ho la cosa più importante della mia vita: la mia famiglia. Sono una mamma, una moglie e ho anche un lavoro stupendo che mi consente di stare sempre a contatto con i libri, la mia passione, perché per fortuna sono un editor.

2. Cosa ti ha spinto a iniziare a scrivere? E chi è il tuo fan numero uno?
Credo sia stato soprattutto il desiderio di dar voce alla mia fantasia. Sono sempre stata una lettrice selvaggia, come mi definisco io, perché è impossibile arrestarmi o fermarmi e a un certo punto ho proprio sentito il bisogno di scrivere per dar libero sfogo alla mia fantasia che aveva cominciato, a forza di leggere e stare tra i libri, a creare e viaggiare. Scrivere è il mio modo per affrontare la vita.
I miei più grandi fan sono la mia famiglia: mia mamma, mio marito e i miei figli tifano per me più di chiunque altro. E ne sono felicissima!

3. Secondo te, lettura e scrittura vanno di pari passo? Devi essere un lettore accanito per essere un buon scrittore?
Sì, assolutamente sì. Io credo che un buon autore per imparare, allenare la mente e imparare ancora, dovrebbe leggere sempre. E sempre di più. E poi scrivere sempre e sempre di più.
Questi due allenamenti sono alla base ma sono anche lezioni quotidiane, a mio avviso.

4. Hai già realizzato il tuo sogno nel cassetto? 
Ne ho realizzati molti, sì. Mi ritengo molto fortunata per questo. Ho una famiglia splendida, ho provato l’ebbrezza sia di finire in libreria con un grande marchio in copertina che di essere letta e apprezzata per alcune mie storie e in linea di massiMa quel cassetto un tempo pieno di sogni adesso è aperto e dentro ci vedo solo fiori. E raggi di sole. Ho altri sogni, è vero, come tutti penso, ma mi ritengo già fortunatissima così.

5. Dove ti immagini tra dieci anni?
Esattamente dove sono: accanto alla mia famiglia, più vecchia ma spero più soddisfatta, magari con meno acciacchi fisici e con ancora questa voglia di scrivere ed emozionarmi. Ed emozionare. Perché scrivere mi aiuta davvero tanto e non vorrei vedermi non più autrice tra dieci anni.

6. Condividi con noi una citazione che ti porti nel cuore e che ricordi quando più ne hai bisogno.
“Certo che ti farò del male. Certo che me ne farai. Certo che ce ne faremo. Ma questa è la condizione stessa dell’esistenza. Farsi primavera, significa accettare il rischio dell’inverno. Farsi presenza, significa accettare il rischio dell’assenza…” dal mio libro preferito ancora oggi: Il piccolo principe.

Le opere di DEBORAH:



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